La storia della Nato di guerra in guerra


L’Aquila / La storia della Nato di guerra in guerra nel settantesimo anniversario di fondazione e nel ventesimo dello stravolgimento dell’Articolo 5 del Trattato con l’attacco alla Federazione Iugoslava. Chi è l’Impero del Male? La paranoica aggressività occidentale viene proiettata sulla Russia da mille anni. Sui confini russi si sta giocando una pessima partita a poker che l’Italia e gli Italiani ignorano platealmente. Le 70 candeline esplosive del North Atlantic Treaty Organization che il Presidente Mattarella definisce “garanzia di pace in Europa”. Highly likely. Pare ragionevole pensare che la Santa Russia in Europa sia ordine e la Nato sia caos. L’alleanza pan europea deve avere carattere politico, non più militare. Mai lasciarsi abbandonare alla paura e allo sconforto. Scienziati, internet, giornalisti e politici debbono fare la differenza per proporre vie di pace, smilitarizzando i pensieri, il linguaggio, le azioni. Lancia l’allarme il presidente Mikhail Gorbaciov (https://www.youtube.com/watch?v=ZCYUTx_cNaI) sulla crescente tensione tra Usa e Russia, in particolare sulla sospensione da parte statunitense di importanti accordi per la limitazione degli armamenti nucleari come il Trattato INF in Europa. Lo fa per l’ennesima volta nell’intervento indirizzato al Convegno internazionale “I 70 anni della Nato: quale bilancio storico? Uscire dal sistema di guerra, ora”, svoltosi Domenica 7 Aprile 2019 a Firenze. Al Quinto Forum Artico Internazionale 2019, il presidente russo Vladimir Putin invita i Paesi artici a chiedere alla Nato perché rifiuta la proposta russa di volare solo con i transponder accesi. La Nato si scioglierà solo dopo aver perso la guerra di aggressione contro la Santa Russia, come neve al Sole termonucleare primaverile? Davvero sono stati garantiti 70 anni di pace in Europa? Vadano a raccontarlo a tutti coloro che hanno subito i bombardamenti. Chi vivrà, vedrà! Siamo e saremo sempre fautori dell’ingresso della Russia nella nuova  Alleanza Europea, una nuova Nato a doppio comando strategico unificato con i Russi per prevenire e correggere l’attuale politica aggressiva di espansione verso Est sui confini della Federazione Russa (https://m.youtube.com/watch?feature=share&v=zHCniIrdWVU). Stop alle GuerreUmanitarie e ai traffici di esseri umani deportati e spacciati per “migranti” dalle mafie. L’Italia non si arrende ai Warlords Warmongers trafficanti nel Mediterraneo. Cosa avrà mai scritto l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Lewis M. Eisenberg, sul Corsera? Le sue parole le troviamo sul sito dell’Ambasciata Usa in Italia e non lasciano spazio a interpretazioni neppure per il nostro Presidente della Repubblica Mattarella che dovrebbe leggerle molto attentamente. La lettera dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, alla redazione del quotidiano “Corriere della Sera” dell’8 Aprile 2019 in merito all’articolo dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, L. Eisenberg, “Russia e Cina aggressive. La NATO decisiva” del 31 Marzo 2019. Che la Russia abbia in serbo varie carte da giocare in sua difesa contro gli “sbarramenti antimissile” che lungo tutti i suoi confini stanno rendendo, almeno in parte, più difficile colpire gli Stati Uniti per le “vie del cielo” immaginate dalla Nato “circondando” la Russia in ogni dove, è assodato da parte degli stessi americani. Le difese della Russia: i segreti del Pentadente russo di Poseidone. Nel comparto della Marina Russa sul Mar Nero rientrano un incrociatore missilistico, al momento in fase di ammodernamento, 6 pattugliatori offshore (tre di loro, gli 11356, equipaggiati con missili da crociera Kalibr), 7 imbarcazioni da sbarco di grossa taglia, 7 navi missilistiche (tre equipaggiate con i Kalibr), 6 sottomarini 636.3 “Varshavyanka”, entrati a far parte della flotta tra il 2013 e il 2016, 3 sottomarini di piccola taglia e vari tipi di navi ausiliarie. La flotta viene riequipaggiata velocemente. Entro il 2021 riceverà 6 navi missilistiche di piccola taglia 22800 “Karakurt” (http://eng.mil.ru/en/index.htm). E l’Aviazione. Venerdì 12 Aprile 2019, Giornata internazionale del primo uomo nello spazio, nel 58esimo anniversario del volo di Yuri Gagarin sulla Vostok1, durante un incontro al Cremlino con i ministri e altri alti funzionari statali, il Presidente russo Vladimir Putin annuncia che il test finale del nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat “Justice” è andato a buon fine. “Il test finale del missile Sarmat ha avuto successo. Il complesso Kinzhal e il sistema laser Peresvet sono entrati in servizio”, rivela Putin, il quale fa notare che il missile ipersonico Avangard rafforza in modo significativo le capacità delle forze missilistiche strategiche russe. L’imperalismo della Nato è agli sgoccioli. Scudo antimissile ed Euromissili Nato, affondati!

(di Nicola Facciolini)

Articoli simili